La filosofia de L’errore non esiste è quella che caratterizza la mia attività professionale ed artistica.
L’errore non esiste
Secondo questa filosofia, appunto, l’errore non esiste ma esiste l’errare.
Nella mia arte non esistono bozze o prove: creo di getto, creo linee e forme che arrivano spontaneamente dalla mia fantasia. Così prende vita un personaggio immaginario, una creatura marina o altre forme di vita fantastica.
Così come nell’arte, questo modo di vivere e creare ha iniziato a contaminare la mia vita di tutti i giorni.
Mi sono, infatti, emancipata dai sensi di colpa derivanti dall’azione ritenuta “errore” e ho permesso alle persone che lavorano nel mio team di fare altrettanto, potenziando la propria vena creativa.
Dall’errore si passa quindi all’errare, cioè vagabondare, sperimentare. Errare significa trovare modi diversi da quelli percepiti come normali e spingersi verso l’ignoto senza la paura del giudizio e del senso di inadeguatezza.
L’errore diventa così idea propulsiva incrementale: un trampolino di lancio che spedisce verso obiettivi e risultati ben più grandi rispetto a quelli sperati.
Perché è importante la filosofia de L’errore non esiste
L’errore non esiste mira a potenziare le relazioni interpersonali. In un mondo ed un’epoca estremamente mutevoli, l’errore non esiste vuole che il singolo sia in continua sperimentazione nel suo rapporto con gli altri, costruendo così un modello di progresso orizzontale, coinvolgente, che non lasci indietro nessuno.
È nello sperimentare e nel relazionarsi, dunque, che si costruiscono opportunità trasversali per l’autodeterminazione del sé.
L’errore non esiste è, quindi, la filosofia del nostro tempo!